domenica 4 aprile 2010

Alien nation

Pasqua di resurrezione, ma mi sembra di non essere granché risorto. Per essere più precisi, ho la netta sensazione di essere un alieno, uno straniero in terra straniera... e sale sempre più forte la voglia di andare via, di cercare un posto meno assurdo dove vivere, dove con la giusta fatica e un po' di fortuna si possa veramente costruire qualcosa. Ma non qui. Non in questo paese assurdo, dove il grande fratello non è solo un programma televisivo cretino, dove la gente comune che ancora tenta di pensare con la propria testa viene confinata, ghettizzata, schiavizzata e irrisa dalla massa di dementi che si beve le idolatrie catodiche dello psiconano e della sua corte di lacché e ballerine. Un paese dove il tasso di natalità è sceso a zero, e con esso il tasso medio di intelligenza. Dove l'analfabetismo di ritorno sembra essere la cultura dominante, dove essere idioti è la norma, e la sensibilità, la tolleranza, la voglia di fare sono visti come fumo negli occhi dalla "massa benpensante", orrido ossimoro, dove la furbizia è la dichiarata prassi di vita, senza nemmeno capire che senza intelligenza non c'è furbizia. Un paese di mentecatti che non sanno neanche di non sapere, ed in virtù di ciò pretendono di governare le vite altrui. Un paese di merda.

Mi sento un alieno, uno "strano", un diverso, un emarginato, decisamente antisociale, fondamentalmente anarchico (ma non particolarmente violento), fanaticamente contrario ad ogni forma di fanatismo. E di fanatici ce ne sono fin troppi, ormai. Sembra quasi che il tanto decantato bipolarismo in politica abbia determinato la necessità di schierarsi dall'una o dall'altra parte con devozione totale, fanatica, in una dicotomia "noi contro tutti gli altri" che preclude al totalitarismo od alla guerra civile. Dalle tifoserie calcistiche alle correnti parlamentari, passando per i condomini, le riunioni parrocchiali e le associazioni più varie, è tutto un litigio, una rissa, una lotta a palle di fango, tanto per usare un eufemismo. Io, con questa roba, non c'entro niente. Allora, cosa cazzo ci sto a fare, qui? Alieno, decisamente alieno.

Va bene, la destra ha vinto le elezioni. Dunque, in questo paese di merda una massa relativa di imbecilli (fatevi i conti, considerando l'astensionismo...) ha preso il potere, e vuole tenerselo a tutti i costi, per fare la bella vita nonché i loro porci comodi, a scapito di tutto e di tutti, e in culo il futuro, tanto sarò morto, quindi chissenefrega.

Qualunquista? Superficiale? Non posso fare di tutta l'erba un fascio? Dico, ma vi siete guardati intorno? Parafrasando Monicelli, qui ci vorrebbe una rivoluzione, ma non possono essere gli italiani a farla. Sono geneticamente incompatibili con le rivoluzioni. E questo, la corte dei miracoli che pretende di governarci lo ha capito benissimo.

Forse non sono io l'alieno. Forse è questa nazione ad essere aliena. Soprattutto all'intelligenza.

Con tutto il rispetto per coloro che continuano a lottare. Io, non ne posso più.

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