sabato 3 maggio 2008

Etichette

C'è un'idea che mi sta frullando nella testa da qualche giorno. Indefinita, vaga, ancora evanescente e forse assolutamente insulsa, ma chissà...

Bene, la base è questa: mi sono chiesto cosa sono, e cosa siamo tutti noi come prima cosa. Cioè, cosa ci accomuna tutti quanti? Qual è il fattore comune, il primo gradino da salire per  iniziare a costruire un dialogo, una cosa comune, una casa comune?

Beh, mi sono detto, la prima è la più facile: siamo tutti esseri umani.
Hohoho, bella scoperta! Già... proprio una bella scoperta. Hmm... e... se... provassimo a riscoprirla?

A questo punto, sul pubblico cala un silenzio attonito e raggelante, che dopo qualche istante esplode in una fragorosa risata... che scemo! E a che pro? E soprattutto, come pensi di riscoprirla?

Ah, ragazzi, mica potete pretendere tutto, da me... ancora non lo so! Però, so benissimo come fare per impacchettarla. In fondo, ma molto in fondo, la comunicazione è il mio mestiere.

Una bandiera.

No, non ridacchiate così, il concetto è un poco più profondo di quello che sembra: potrei citarvi Umberto Eco, il rapporto tra significante e significato, ma ne ho letto così tanti anni fa che non me lo ricordo; potrei parlarvi dell'onnipresenza delle etichette e di come un'etichetta ormai "dà realtà" a qualunque cosa, ma è un discorso da pubblicitario che cerca di vendere una campagna scadente; potrei dirvi che un vessillo è un simbolo che unisce le volontà più di qualunque discorso, ma non sono così demente. Semplicemente, come un bambino, mi è venuto in mente il marzianino che dice "portami dal tuo capo!" e che noi non si ha un capo, e poi  che noi non si ha neanche una bandiera... oh, bella, ho pensato poi, questa però è vera... che io sappia non esiste una bandiera dell'umanità. Un simbolo che richiami quel concetto elementare, ovvio, talmente ovvio che nessuno lo ricorda più, un qualcosa davanti al quale si possa dire "ognuno è libero di pensarla come vuole, ma questo nessuno lo può negare", un'etichetta, appunto, che ci comprenda tutti, da issare sul pennone più alto, sotto il quale può pure continuare ad esistere il gran pavese di tutte le altre bandiere del mondo, ma sventolano per seconde.

Certo, dietro ogni bandiera c'è molto, molto di più, e bisognerebbe lavorare molto per dare a questa un significato che possa veramente mettere d'accordo tutti, però penso che ne varrebbe la pena, ed in fondo il richiamo di base è ad un qualcosa che ognuno conosce, e capisce, e che veramente nessuno, tranne forse i soliti idioti, può permettersi di negare...

Bene, il concorso è bandito: tiriamo fuori una bandiera "umana", in tutti i possibili sensi.

Mi metto subito a disegnare... poi, se riesco a capire come fare, vi faccio vedere.

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