venerdì 17 ottobre 2008

Quarant'anni dopo

Ero troppo piccolo per capire, ero troppo piccolo anche solo per ricordare, ma le memorie di quarant'anni fa sono state lette, e rilette, e revisionate troppe volte perché non possa ricordarmi che, in qualche maniera, c'ero anch'io.


L'influenza di "quell'anno" è stata così grande, così confusa, così visionaria che a quarant'anni di distanza ancora c'è (me per primo) chi non ne ha capito niente.
Oh, non credo di essere il solo, e la riprova l'ho avuta quest'oggi, per caso. Ascoltavo la radio, in macchina, i due stralunati di Caterpillar, e le loro telefonate al popolo dei manifestanti, quei manifestanti della scuola, dell'università e della ricerca che oggi si sono presi (almeno a Roma) un bell'acquazzone addosso pur di manifestare il loro disagio e la loro rivolta contro le riforme dell'attuale ministro della pubblica istruzione e i tagli del caro vecchio Tremonti alle strutture pubbliche.

Ragazzi, e non ragazzi, e gli echi del '77 (quello sì, che l'ho vissuto) erano evanescenti come fantasmi stanchi. Figurarsi quelli di quarant'anni fa. Eppure, dovevano essere veramente tanti, a Roma, Milano, Venezia, Verona, Torino, e tante altre città che non ricordo. Roba da far cadere i governi. Una leggenda metropolitana (ormai) narra di un governo Andreotti che cadde perché a Roma scesero un milione di metalmeccanici a protestare... altri tempi, evidentemente.

Oggi, è come se non fosse successo niente.

Non una notizia sui media, non una eco, seppur pallida, nei discorsi dei colleghi al lavoro... e sì che è argomento molto più pregnante dell'ultima partita o delle disavventure della diva. Unico piccolo "bip" di ritorno, l'aria seccata di una madre perché la figlia non andava a scuola. E basta.

Fa un po' tristezza, vedere ridotti in questo modo gli unici che possono e devono ancora sperare di cambiare il mondo. Fa un po' rabbia capire che siamo stati definitivamente addomesticati, anestetizzati, tarpati. Fa un po' disgusto sentire che comunque anche tu non senti più l'adrenalina scorrere e darti la forza di reagire.

E fa un po' pena pensare che, in fondo, anche quando scorreva non hai poi cambiato granché.

1 commento:

maoogle ha detto...

Sono cambiate poche cose per quanto riguarda la sovranita' dei popoli, quello che e' cambiato tanto e' invece il surriscaldamento globale caro Riccardo... ormai tutte le piu' autorevoli fonti scientifiche ci dimostrano di giorno in giorno quanto non esista la Democrazia in nessun paese al Mondo: se vi fosse, si smetterebbe di inquinare. Punto e basta. Invece no, si continua fino all'ultimo, ad ignorare i popoli e il loro Futuro, solo perche' i piu' forti e i piu' potenti, hanno deciso cosi'. Stanno stuprando il Futuro dei miei (e dei loro) figli e io mi devo stare pure zitto! http://www.ecoromalive.com