Ronde, intercettazioni, testamento biologico, tremontibond, sono solo alcune delle icone dietro le quali si celano alcune delle porcate più assurde e gravi degli ultimi decenni, che già di per loro sono stati prodighi di colossali scemenze... senza parlare della disperazione assoluta della gente che viene travolta in prima persona da queste "risposte del governo" alla crisi epocale che stiamo vivendo.
Eppure, nulla trapela. Manifestazioni di migliaia di operai bellamente "schizzate" dai TG, inferni in terra che non sono presi minimamente in considerazione, rigurgiti di "legge e ordine", che riecheggiano sinistramente pezzi di storia drammaticamente già vissuti e che vorremmo lasciarci alle spalle, che altro non fanno che aumentare l'esasperazione e la sofferenza, senza peraltro minimamente colpire la vera criminalità... l'elenco potrebbe continuare ancora a lungo, ma diventerei noioso.
Forse, la chiave di lettura della mancata reazione della gente comune, del famigerato "uomo della strada" a tante e tanto drammatiche assurdità è proprio nella noia, nell'assuefazione al peggio, nel volere, nel dovere chiudere occhi, bocca e orecchie per poter continuare a sopravvivere, in una sorta di "sindrome delle tre scimmie" indotta per mantenere alto il controllo degli schiavi.
Certo, schiavi: senza catene ai polsi, senza nerbate sulla schiena, ma pur sempre schiavi, intesi come non liberi, impossibilitati ad esprimere la propria personalità, le proprie capacità, impastoiati in una ragnatela malefica fatta di leggi, norme, regolamenti, procedure, burocrazia, inefficienza, connivenza e malaffare che di fatto bloccano qualunque tentativo di rinnovamento, di costruzione di un sistema diverso, di associazione tra le persone per risolvere i problemi del loro quotidiano, e non sto parlando delle ronde, impediscono che la voce della gente possa dire qualcosa, qualsiasi cosa, per reindirizzare i sistemi di governo. Schiavi, appunto.
Buoni solo per generare consenso, vero o falso che sia, rigorosamente decerebrati, naturalmente od artificialmente, perché uno schiavo intelligente è uno schiavo pericoloso, utili solo per legittimare il potere (il "voto", l'unità di misura del potere, non ha niente a che vedere con la democrazia), spremuti come limoni economicamente, moralmente, fisicamente... schiavi, quindi.
Oh, certo, provate a dire una cosa del genere in un talk show e vi salteranno alla gola, da destra come da sinistra: la schiavitù è illegale, immorale, è stata bandita dalla nostra società da centinaia di anni (sic!), ma come ti permetti, siamo una democrazia libera, i cittadini sono tutti uguali... e via discorrendo.
Provate un po' a pensare, però, a quanti sinonimi della parola "schiavo" esistono, e quindi a quante forme di non libertà, e provate poi a pensare a quanti sinonimi di "libero" esistono... la disparità è evidente. A me, per esempio, non vengono in mente, sinonimi di "libero"... la libertà è una, ed una sola. Ma può essere distrutta in molti modi...
Ho come un vago senso di amaro in bocca, un sapore disgustoso che prende allo stomaco e induce alla depressione. Ma non voglio, non posso deprimermi. Sono ancora a metà circa della mia vita, se la salute mi assiste, ed ho ancora il tempo per costruire qualcosa. E, perdiana, ho intenzione di costruire qualcosa, alla faccia di tutte le catene immaginarie o reali che esistono. Devo solo trovare il modo.
In fondo, qualcuno è veramente evaso anche da Alcatraz...
1 commento:
IL TIPICO DISCORSO DELLO SCHIAVO
by Gianluca De Simone : http://www.youtube.com/watch?v=5YANjIKfNEo
Posta un commento