L'autopsia è iniziata alle quindici del dodici ottobre: attrezzi a portata di mano, carta di giornale sul tavolo, guanti di lattice (l'inchiostro macchia) e tenuta estiva da imbianchino (jeans tagliati al ginocchio e t-shirt)... e via alla caccia della prima vite da smontare.
Anatema a tutti gli ingegneri e i progettisti! Che possano soffrire quanto soffre chi tenta di smontare i parti delle loro menti malate... per togliere la sola copertura superiore ho dovuto svitare diciotto viti... nascoste con intenti perversi in angoli impossibili da scovare.
Tuttavia, la mia innata testardaggine ha avuto ancora una volta la meglio, e dopo un'ora circa ero a mettere allo scoperto la testina di stampa, obiettivo primario della mia dissezione. Riesco ad estrarla, e dopo una prima sommaria pulizia, individuo il problema, ovvero la causa del decesso: infarto al miocardio.
Non ci sono dubbi: il nastro di contatti elettrici è spellato e rotto, e la plastica tutto intorno appare deformata e fusa... un corto circuito ha devastato il delicato insieme, decretando il "de profundis" per la gloriosa Epson.
Sopra, il coperchio della testina di stampa deformato; sotto, i contatti cortocircuitati.
I motivi? Le indagini hanno seguito due strade: difetto meccanico a seguito di "clogging" degli ugelli, oppure conseguenza del tentativo di sturare gli stessi con mezzi poco appropriati. Non ho trovato conferme per nessuna delle due ipotesi, ma temo fortemente che possa essere stata la seconda, a causa della considerevole quantità di liquido iniettato e fuoriuscito dalla testina nel tentativo di "stappare" gli ugelli. La guarnizione risultava poco efficiente, e il liquido entrava in contatto con l'apparato elettrico... con le inevitabili conseguenze.
In sintesi: l'ho annegata, e mi merito tutta la colpa.
La cosa mi ha infastidito non poco, quindi sono andato alla ricerca di parti di ricambio.... che ho scoperto praticamente non esistere, per questa classe di stampanti. È come se ti dicessero "visto quello che l'hai pagata, ti conviene ricomprarla nuova". Tipico ragionamento che mi fa imbestialire. Durante la ricerca, mi sono imbattuto (in realtà ho cercato) in un'offerta speciale nel megastore più vicino a casa... la nipote di primo grado della mia stampante ad un prezzo, tre anni dopo, di due terzi inferiore a quello che l'avevo pagata. Maledetti.
Sono saltato in macchina e sono andato a comprarla.
2 commenti:
Che stampante hai comprato alla fine? Vai a vedere questa e dimmi dove la metteresti nell'albero geneaologico!
QUELLA, non la considero proprio una stampante-stampante... non più di quanto possa considerare il torchio di Gutemberg una rotativa. Ma il mio animo segreto di modellista vibra... ne voglio una!
Per la cronaca, il nuovo acquisto è una Epson Stylus Color DX8450
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