lunedì 21 aprile 2008

Sorprendente...

È veramente sorprendente cosa può fare la comunicazione... il calore dell'affetto, quando viene comunicato, è un lenitivo dell'anima, per le sue escoriazioni, per i suoi acciacchi. Non lo avevo sentito mai come questa volta: chi mi conosce sa che non sono particolarmente espansivo, ma che conservo gelosamente l'affetto, dentro di me. Ora, alla bella età di quarantaquattro anni, ho realizzato definitivamente che sbagliavo: l'affetto, l'amore, la simpatia, l'amicizia, vanno comunicati sempre, o almeno ogni volta che se ne presenti l'occasione, senza remore o timidezze. È come accendere una candela per spezzare il buio che ti circonda, accendine molte, e vedrai sempre più lontano, e vedrai le tue paure allontanarsi sempre di più, assieme alle tenebre.

Va bene, mi sono lasciato prendere la mano. Ma sono emozionato, e contento, e la cosa porta ad esagerare... perlomeno nella forma. La sostanza no, quella rimane esatta: vi voglio bene, ragazzi, ricordatevene sempre, e da oggi, provvederò a ricordarvelo spesso. Anche senza parole.

Nessun commento: