martedì 22 aprile 2008

Un altro giorno

Un altro giorno è passato. Oggi è piovoso, grigio, e la promessa di primavera di domenica scorsa è rimasta una vana promessa. Ma non sono triste, niente affatto: so che dietro le nuvole il sole continua a splendere, come so che prima o poi tornerà a scaldarmi. Ragazzi, continuo a ricevere le vostre mail di incoraggiamento, e ve ne sono grato, e prima o poi troverò qualcosa da dire che abbia un senso... lasciatemi solo il tempo per chiarirmi le idee.

Di fatto, l'unica cosa degna di nota è: chi ha mamma non tremi. Voglio pubblicamente ringraziare mia madre per aver risollevato il morale di Donatella, mia compagna di vita ed amore immenso, con il solo fatto di esserle stata vicino, in questo momento per noi un po' difficile, come solo una madre sa fare. È una cosa naturale, normale, persino ovvia, per certi versi, ma assolutamente non scontata: come ho già detto, la comunicazione dell'affetto è una delle prime forme dell'affetto stesso, per quanto banale possa sembrare il concetto. Quindi, grazie, mamma... di tutto.

L'importante, in fondo è sapere di non essere soli.

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