Le ultime ferie, abbiamo deciso di lasciarlo solo a casa: ormai grande, abituato a cavarsela da sé, ci siamo fidati, io e Donatella. E siamo partiti.
Al ritorno, la triste sorpresa: morto.
È stato un dolore inaspettato, per me e per Dona, sembrava così forte, così rigoglioso... era con noi da sempre, da quando ci siamo conosciuti, era un po' il simbolo della nostra unione, quasi uno stemma, era il nostro piccolo olmo.
Ed ora era lì... le foglie accartocciate irrimediabilmente secche, i rami senza ombra di linfa.
Abbiamo continuato a sperare, a dargli acqua, come fosse ancora vivo, senza toccarlo, senza staccare un ramo, una singola foglia, ma sembrava tutto inutile.
Ci stavamo tristemente rassegnando, quando è avvenuto il piccolo miracolo: ha ricominciato a gettare foglie nuove!
All'inizio quasi dalla base del tronco, poi, mano mano, sempre più in alto, fino ad arrivare a rametti che non avresti mai creduto si potessero riprendere. Una gioia profonda e inaspettata.
Certo, ha sofferto molto, e temo che una parte di lui non si riprenderà più, ma è ancora vivo, e vitale, e forte di quella forza di chi non si arrende mai, di chi non sa proprio cosa voglia dire essere sconfitti, di chi ha comunque visto in faccia il dolore e quasi la morte, ma non ha avuto paura di lottare, ed ha vinto.
Oggi ho affrontato il compito di riportare l'ammasso disordinato di foglie secche e foglie verdi ad una dimensione più... umana. È stato un compito delicato, quasi un'operazione chirurgica, con Donatella che assisteva, un po' in ansia, al mio tagliare di qua e di là. Credo abbia visibilmente sussultato, quando ho tagliato dei rami verdi, ma erano troppo lunghi, e le foglie troppo grandi... dovevo intervenire.
L'intervento, comunque, pare pienamente riuscito, ed il nostro piccolo bonsai sembra tornato a nuova vita. Ora, lasciamo fare alla natura... vedremo come sarà diventato a primavera prossima.
Per ora, documento il "postoperatorio" con un paio di immagini...
3 commenti:
Evviva!dategli un piccolo bacio da parte mia.
angelina
Provvederò con gioia...
C'è sempre una speranza Riccardo.... ed il tuo bonsai ce lo ha silenziosamente insegnato!
baci
Kikka
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